BREAKING NEWS: CBAM, proroga presentazione Prima Dichiarazione dopo problemi tecnici riscontrati
A causa delle difficoltà tecniche riscontrate nell'accesso e nell'operatività del Registro Transitorio CBAM, la Commissione Europea ha annunciato che, dal 1° febbraio 2024, sul Registro transitorio sarà disponibile una nuova funzionalità che consentirà alle aziende di richiedere la presentazione posticipata. Tale aggiornamento consentirà ai dichiaranti di presentare la relazione CBAM anche dopo la scadenza del 31 gennaio 2024, nel rispetto dei termini e delle modalità fissati dalla Commissione, garantendo ulteriori 30 giorni per inoltrare la dichiarazione.
Nuovi criteri dimensionali delle categorie di imprese soggette alla CSRD
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale UE la versione finale della Direttiva Delegata (UE) 2023/2775 che modifica la Direttiva 2013/34/UE, che va a adeguare i criteri dimensionali per le microimprese, le imprese o i gruppi di piccole, medie e grandi dimensioni. La Commissione ha ritenuto necessario adeguare le soglie per tutte le tipologie di imprese citate, ma è da segnalare che questa modifica va ad intervenire anche sulle
aziende soggette alla CSRD.
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TOT. STATO PATRIMONIALE |
TOT. RICAVI NETTI DELLE VENDITE |
N. MEDIO DIPENDENTI |
GRANDE IMPRESA
(o GRUPPO) |
25 MILIONI DI €
(prec. 20 milioni)
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50 MILIONI DI €
(prec. 40 milioni)
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250
invariato)
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Essendo proprio le imprese europee di grandi dimensioni le prima ad essere coinvolte dall’obbligo di conformarsi alla CSRD, variata la soglia di definizione di grande impresa o gruppo, variano anche le aziende obbligate alla rendicontazione secondo la CSRD entro il 2026. Ricordiamo che le aziende soggette alla CSRD devono possedere almeno due dei tre criteri sopracitati. La Direttiva è ormai entrata in vigore, essendo passati 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE, e dovrà essere recepita dagli Stati Membri entro il 24 dicembre 2024.
Proroga settori obbligati alla rendicontazione a partire dal 2026
La Commissione affari legali del Parlamento europeo ha approvato una bozza di proposta della Commissione UE posticipando di fatto di 2 anni il termine per l’adozione degli standard di rendicontazione sulla sostenibilità in alcuni settori. I settori interessati dalla proroga sarebbero petrolio e gas, estrazione mineraria, trasporti stradali, prodotti alimentali, automobili, agricoltura, produzione di energia e tessile. La Commissione propone questa soluzione per lasciare alle imprese il tempo per adeguarsi a eventuali nuovi obblighi di rendicontazione rinviando l’applicazione della norma al 30 giugno 2026. Questa proroga consentirebbe alle imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della CSRD di riprendersi dopo gli accadimenti e le numerose sfide degli ultimi anni. Consentirebbe, inoltre, all’EFRAG e alla Commissione il tempo sufficiente per l’elaborazione di una seconda serie di principi di rendicontazione.
Interoperabilità tra gli standard GRI e IFRS: Nuovo Capitolo per la Trasparenza
La notizia del raggiungimento dell’Interoperabilità tra gli standard ESRS dell’EFRAG e i GRI è stata accolta con entusiasmo perché promette di semplificare la comunicazione, nonché l'analisi delle performance aziendali in ambito ESG. L'interoperabilità consente alle aziende di adottare una visione più integrata e coesa nei loro rapporti ESG, utilizzando in modo armonizzato i criteri e le metriche specifiche di ciascun standard. Ciò non solo semplificherà la compilazione dei rapporti, ma renderà anche più agevole per gli investitori valutare le prestazioni e gli impatti ambientali, sociali e di governance delle società. Il lavoro prosegue, e pochi giorni fa GRI e IFRS hanno pubblicato un documento di analisi e mappature che va ad esprimere considerazioni sull’interoperabilità per le emissioni di gas effetto serra. Il documento illustra le aree di interoperabilità che un’azienda dovrebbe considerare quando misura e comunica le emissioni di gas GHG, Scope 1, Scope 2 e Scope 3, in conformità con il GRI 305: Emissioni e IFS S2 Climate- related Disclosures.