È appena stato pubblicato l'articolo "Certificati Bianchi e No Dig: un impegno comune, un vantaggio per tutti" sulla rivista tecnica NO DIG di IATT – un traguardo che segna una nuova tappa nella collaborazione tra
Atlante Group e
IATT, Italian Association for Trenchless Technology.
Nel contesto degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni (-55% entro il 2030), l’articolo approfondisce l’importanza dei
Certificati Bianchi come leva per incentivare gli interventi ad alta efficienza energetica, in particolare tramite l’utilizzo delle tecnologie trenchless (no dig). A firmare l’intervento per Atlante è
Stefano Cogoli,
Energy & Sustainability Manager di
Atlante, che ha illustrato il progetto di studio congiunto volto a identificare un algoritmo di calcolo in grado di evidenziare i risparmi energetici ottenibili dall'adozione delle tecnologie no dig rispetto alle tecnologie tradizionali. Una volta definito, questo algoritmo verrà sottoposto al GSE per la validazione.
Il risultato di questa collaborazione mira a rendere possibile l'assegnazione dei Certificati Bianchi alle società che scelgono di utilizzare le tecnologie no dig secondo una procedura che si andrà quindi a consolidare. In definitiva, l'obiettivo è di portare a una maggiore competitività industriale per tutto il sistema, permettendo alle aziende che realizzano interventi sulle infrastrutture di rete con tecnologie no dig di richiedere il rilascio di Certificati Bianchi e beneficiare di un aiuto economico, proporzionale al risparmio energetico generato.
Questo contribuirà a incentivare l'adozione di tecnologie no dig in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni.
Scarica l'estratto cliccando in basso e leggi l’articolo completo sulla rivista NO DIG →
n.1/2025