Standard Europei per il Reporting di Sostenibilità

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Si tratta di un elemento chiave in relazione alla proposta di Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) che rivede la Non-Financial reporting Directive (Nfrd).
A breve, la pubblicazione ufficiale.

 

A CHI SI RIVOLGE L’OBBLIGO
È previsto un ampliamento dei temi e un maggior dettaglio informativo:
- impegno significativo obbligatorio per tutte le grandi società e le quotate sui mercati regolamentati, ad eccezione delle microimprese;
- obbligo con riferimento agli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2023 o data successiva;

DI COSA SI TRATTA
Il modello di rendicontazione riguarda il Bilancio Integrato; a seguire le caratteristiche principali dello strumento:
- Doppia materialità
Integrazione di una doppia prospettiva di materialità:
Inside-out: come i fattori di sostenibilità influenzano lo sviluppo, la performance e la posizione commerciale dell’azienda;
Outside-in: informazioni necessarie per una comprensione dell’impatto su società e ambiente.
- Contenuti
Maggior focalizzazione delle informative su strategia, obiettivi e target di sostenibilità, valutazioni di impatto e descrizione dei rischi ESG rilevanti.
- Digital tagging
Richiesta alle aziende del digital tagging delle informazioni riportate, estendendo di fatto l’utilizzo del formato ESEF al contesto ESG.

 

COSA NECESSITA FARE 
Tutte le informazioni dovranno essere pubblicate come parte integrante delle relazioni sulla gestione; inoltre dovranno essere articolate in modo preciso: trasversali, specifici e settoriali.
Standard trasversali: includono un’informativa sul rispetto degli Esrs, sul modo in cui la sostenibilità è incorporata nella strategia aziendale e nei modelli di business, sulla governance e su come l'impresa identifica e gestisce i principali impatti, rischi e opportunità di sostenibilità.
Standard specifici: si focalizzano sui distinti argomenti di sostenibilità quali ambientali, sociali e di governance.

L’obiettivo è quello di definire i requisiti di informativa sugli impatti, i rischi e le opportunità sulla sostenibilità ritenuti rilevanti per tutte le imprese, indipendentemente dai settori in cui operano:

Ambiente sono stati emanati cinque standard: clima (E1), inquinamento (E2), acqua e risorse marine (E3), biodiversità ed ecosistemi (E4) ed economia circolare (E5).
Sociale avendo presente le diverse categorie di riferimento: forza lavoro propria (S1), forza lavoro nella catena del valore (S2), comunità interessate (S3) e utenti finali/consumatori (S4).
Governance suddivisa tra gestione dei rischi e controllo interno (G1) e Conduzione degli affari (G2).

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